Che cos'è la mentoplastica?
Il mento è parte fondamentale dell’armonia del profilo facciale e un mento troppo o troppo poco pronunciato può rendere meno gradevole l’aspetto complessivo del viso.
La mentoplastica o genioplastica, generalmente conosciuta come chirurgia del mento, è una procedura di chirurgia estetica poco conosciuta, ma che è molto importante per il raggiungimento di un profilo armonico e equilibrato del viso.
Insieme alla rinoplastica, ed in alcuni casi al lipofilling del viso, fa parte di quell’intervento comunemente chiamato profiloplastica, che è in grado di riequilibrare tutte le componenti del viso cambiando in maniera importante l’aspetto laterale di un paziente.
All’interno della genioplastica, esistono differenti interventi che sono eseguiti da diversi specialisti quali il chirurgo plastico ed il chirurgo maxillo facciale.
In particolare il chirurgo maxillo facciale si occupa di correggere le malocclusioni di classe ristabilendo le corrette proporzioni tra le ossa del viso. Ad esempio in caso di mento troppo sporgente eseguirà una genioplastica che ridurrà il mento o ripristinerà le giuste proporzioni tra i 3 terzi del viso.
Il chirurgo plastico invece eseguirà un intervento molto meno invasivo e dal recupero meno difficile, lavorando sui tessuti più superficiali. In particolare la mentoplastica che esegue il chirurgo plastico è di tipo additiva ossia che aumenta la proiezione del mento tramite l’uso di protesi, grasso o filler.
La conformazione del mento dipende non solo dalla sua proiezione ma come detto anche dalla gnatologia statica e dinamica.
In alcuni casi un mento sfuggente potrebbe essere dovuto da traumi o malformazioni congenite.
In generale il mento può essere:
Mento arretrato o mento piccolo
Dovuto in molti casi da una condizione detta micrognazia la quale comporta la quasi assenza di un contorno ben definito tra collo e mento.
La chirurgia del mento permette di aumentare il volume grazie all’inserimento di una protesi.
Mento sporgente o mento grande
In questo caso il mento risulta spostato in avanti e sarà necessario spostarlo indietro tramite una chirurgia del mento piuttosto invasiva che sarà effettuata dal collega chirurgo maxillo facciale.
Asimmetria del mento
In questo caso si tratta generalmente di un difetto presente dalla nascita od in seguito ad un trauma durante l’età dello sviluppo.
Se l’inestetismo è lieve potrà essere corretto con tessuto adiposo tramite la tecnica del lipofilling o tramite iniezioni di filler come acido ialuronico o Radiesse.
- Per chi vuole aumentare il volumedelle regioni del viso
- Per chi vuole dare equilibrio e proporzioni al suo profilo
- Per chi presenta un mento piccolo
- Per chi presenta una asimmetria del mento
- Armonizzare e complementare un risultato di rinoplastica
La chirurgia atta a ripristinare questi equilibri si chiama mentoplastica o genioplastica. Nel caso di mento prominente l’intervento indicato è solitamente da parte del collega chirurgo maxillo-facciale.
Nel caso di ipotrofia del mento può essere indicato un aumento della sua proiezione che può essere ottenuto con una protesi siliconica inserita a livello submentale con una piccola cicatrice o per via endorale senza lasciare nessuna cicatrici visibili.
Inoltre per aumenti meno importanti del mento può essere indicato un aumento con tessuto adiposo o filler biocompatibili (acido ialuronico o idrossiapatite di calcio) in maniera mini invasiva e con un intervento eseguibile in anestesia locale, con sedazione o addirittura senza anestesia in caso di iniezione di filler.
Prima visita per una mentoplastica
Come nelle altre procedure una visita accurata è di fondamentale importanza per il paziente e soprattutto per il chirurgo plastico che potrà verificare alcuni fattori che lo porteranno a una diagnosi ed in seguito ad una scelta tra diverse tecniche chirurgiche.
In particolare durante la prima visita il paziente potrá informare il chirurgo riguardo:
l’assunzione di qualsiasi eventuale trattamento con farmaci (soprattutto cortisonici, contraccettivi, antipertensivi, cardioattivi, anticoagulanti, ipoglicemizzanti, antibiotici, tranquillanti, sonniferi, eccitanti, ecc.).
Il chirurgo potrà valutare con un esame obiettivo locale la regione del mento e osservare se esiste un problema di malocclusione da inviare all’attenzione dello specialista maxillo facciale.
Inoltre, potrà valutare le condizioni generali di salute della paziente e discutere delle motivazioni che hanno portato la paziente a decidere di affrontare un intervento chirurgico verificando le eventuali aspettative della paziente.
Sempre durante il primo incontro verranno fornte tutte le adeguate informazioni sull’intervento chirurgico ed indicate le precauzioni da rispettare sia nel periodo di avvicinamento all’intervento che in quello successivo.
Durante la visita verrà prescritta una terapia antibiotica (generalmente da iniziare il giorno dopo l’intervento) e la paziente dovrà eseguire per l’intervento i seguenti esami:
- Ematochimici di laboratorio
- Elettrocardiogramma
- Rx torace (se necessario)
- TC maxillo-faciale (se necessario)
- Visita di Chirurgia Maxillo Facciale (se necessario)
Verranno inoltre anticipati alcuni consigli che verranno comunque ripetuti prima e dopo la procedura chirurgica. In particolare:
Il paziente non potrá assumere FANS (es. Aspirina, naprossene, ibuprofene, nimesulide, piroxicam) per 2 settimane prima e 2 settimane dopo l’intervento, contraccettivi orali nei 30 giorni che precedono l’intervento.
Sarà necessario evitare contatti con persone con raffreddore o altre malattie infettive nello stesso periodo e segnalare immediatamente l’insorgenza di raffreddore, mal di gola, tosse, malattie della pelle.
È assolutamente necessario che i pazienti affrontino l’intervento nel loro miglior stato nutrizionale possibile. Di conseguenza l’intervento verrà programmato solo in condizioni ottimali e stabili da parte del paziente.
Verrà consigliato inoltre di eliminare il fumo per almeno quattro settimane prima dell’intervento.
Nelle ore che precedono l’intervento è obbligatorio il digiuno assoluto da cibo e liquidi
ed effettuare una accurata doccia; se possibile rimuovere lo smalto dalle unghie delle mani e/o dei piedi.