Molte volte il lavoro del chirurgo plastico esula dagli aspetti tecnici della chirurgia plastica ma si concentra più sugli aspetti psico-sociali della disciplina.
Molti credono che un intervento di chirurgia estetica sia qualcosa inerente solo all’aspetto fisico, ad un capriccio o alla semplice vanità dell’essere umano.
Ogni il chirurgo plastico si trova di fronte a pazienti, che prima di tutto sono persone e che oltre ad essere un intervento chirurgico fissato il tal giorno sono prima di tutto un insieme di caratteri, emozioni e unicità nelle loro personalità.
Ho visto persone mettersi a piangere o abbracciandomi ringraziandomi solo per aver fatto il mio lavoro. Questo è un segno molto chiaro di come un cambiamento esterno come quello dovuto ad una addominoplastica, ad una mastopessi o ad una rinoplastica, porta un cambiamento profondo e duraturo all’interno della psicologia del paziente che finalmente vede la migliore versione di sé stesso e assume una sicurezza che prima poteva mancargli o essere insufficiente per scoprire una nuova e migliore versione di sé.
Naturalmente, non dico che sia sempre così, e possiamo ben vederlo in televisione o sui giornali di gossip dove si vede la parte più glamour.
Ritengo solamente che, senza esagerazioni, ricercando un intervento che porti un’armonia nelle forme e nelle proporzioni del proprio corpo o viso, il/la paziente può ritrovare quella spinta in più che può migliorare in maniera anche minima la sua vita quotidiana e le relazioni interpersonali.
Per questo motivo, pur non essendo nella stragrande maggioranza delle volte una chirurgia “necessaria” credo fermamente che i benefici psicologici di un intervento di chirurgia plastica ben riuscito possano essere ugualmente importanti rispetto ad un intervento medico di tipo psicologico.
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