Che cos’è la tecnica dual plane?

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Durante la ricerca di informazioni sulla mastoplastica additiva probabilmente ti sarai imbattuta in termini come “sotto il muscolo”, “sotto la ghiandola” e “dual plane”.

Questi termini si riferiscono al posizionamento della protesi a livello dei tessuti che è uno dei fattori fondamentali per ottenere un certo risultato dopo una mastoplastica additiva.

Cosa significa veramente sotto o sopra il muscolo quando si parla di protesi mammarie?

Proviamo ad immaginare la mammella come una torta a 4 strati.

Alla base si trova la gabbia toracica, quindi il muscolo pettorale, quindi il tessuto mammario inclusi ghiandola e grasso ed infine la pelle.

Sopra il muscolo significa posizionare l’impianto su quel secondo strato, con solo il tessuto mammario e la pelle a dividerlo dall’esterno. Questo può spesso sembrare una buona soluzione a breve termine in quanto il recupero è più veloce, ma, a lungo termine, può causare un peggior risultato soprattutto se la protesi è di grande dimensione.

Sotto il muscolo si intende tra le costole e il muscolo pettorale. Questo può essere utile per bloccare l’impianto in posizione fissa facendo coprire la protesi da parte del muscolo pettorale, evitando così la palpabilità della protesi, specialmente in pazienti molto magre.

Che cosa significa posizionamento “dual plane” della protesi mammaria?

La tecnica dual plane rappresenta attualmente il metodo più utilizzato dai chirurghi plastici europei. È una tecnica più avanzata rispetto al posizionamento sottoghiandolare e può essere anche più difficile e lunga da attuare ma garantisce ottimi risultati nella maggior parte delle mastoplastiche additive.

La tecnica dual plane prevede il posizionamento della parte superiore della protesi sotto il muscolo pettorale, consentendo allo stesso tempo alla metà inferiore dell’impianto di essere collocata al di sotto del tessuto mammario, sopra il muscolo pettorale.

Non è quindi né totalmente “sotto il muscolo” né “sopra il muscolo”, ma una combinazione di entrambi.

Questo permette alcuni vantaggi rispetto alle altre tecniche ma anche alcuni svantaggi. Vediamo quali sono.

Quali sono i vantaggi della tecnica dual plane?

Aspetto più naturale

Grazie ad un ulteriore strato rappresentato dal muscolo pettorale, la protesi sarà divisa dall’esterno ulteriormente e protetta da traumi.

Inoltre, il particolare contatto tra la protesi ed i tessuti porta ad un risultato molto naturale nella parte superiore del seno, detto polo superiore, e permette di espandere la parte inferiore del seno, il cosiddetto polo inferiore.

La mammella infatti non è di forma rotonda bensì ha una proiezione maggiore nella parte inferiore e minore nella parte più alta,

Le differenti pressioni esercitate dai tessuti permettono alla protesi di dare volume dove c’è bisogno e meno dove una eccessiva proiezione darebbe un risultato poco naturale.

Nessun problema nell’allattamento

Essendo nella parte superiore coperta dal muscolo pettorale, la protesi non toccherà nemmeno i dotti che porteranno il latte all’esterno.

Inoltre la tecnica dual plane non prevede molta manipolazione della ghiandola stessa tenendola al riparo da danni non voluti durante l’esecuzione della procedura chirurgica.

Maggior durata dei risultati

Come detto la tecnica dual plane permette alla protesi di avere un ulteriore sostegno da parte del muscolo grande pettorale.

Questo aiuta la protesi a rimanere in sede per molto tempo resistendo maggiormente alla forza di gravità che ogni giorno inesorabilmente ci colpisce. In un piano sottoghiandolare solo la ghiandola ed il tessuto adiposo sarà di sostegno all’abbassamento della protesi ed in particolare alla perdita di elasticità della cute.

L’ulteriore strato di muscolo permette di ridurre queste modificazioni in maniera importante e di rendere i risultati più duraturi e di evitare con più facilità la comparsa di complicanze che compaiono dopo qualche anno.

Ideale per protesi mammarie anatomiche (a goccia)

La tecnica dual plane è consigliata quando si utilizza una protesi anatomica ossia la protesi che dona il risultato più naturale alla paziente in fatto di forma e proporzioni.

Il muscolo nella porzione superiore della protesi infatti facilita il bloccaggio della protesi e ne limita l’escursione laterale ed il riposizionamento prevenendo il più delle volte la rotazione, causa più comune di revisione di mastoplastica additiva in pazienti con protesi anatomiche.

Gli svantaggi della tecnica dual plane

Il principale svantaggio della tecnica dual plane è che in rari casi, soprattutto in protesi macrotesturizzate che aderiscono con forza al muscolo si può formare la cosiddetta “animation deformity” o sindrome da animazione del muscolo grande pettorale.

Questo porta ad una risalita della protesi quando il muscolo si contrae. È una complicanza che può essere visibile soprattutto quando si esegue esercizio fisico con le braccia.

La correzione è chirurgica e prevede la liberazione del muscolo pettorale nella sua parte sternale inferiore.

Da precisare, come detto, che questa complicanza è soprattutto visibile in protesi macrotesturizzate che sono state tolte dal mercato dal 2019 in seguito a molteplici casi di linfoma anaplastico dovuto a queste protesi (1 caso ogni 35000 pazienti).

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