Uno degli interventi più richiesti dopo i 40 anni è sicuramente la blefaroplastica.
Donne e uomini infatti si lamentano dello sguardo invecchiato e poco rilassato dovuto all’eccesso di pelle delle palpebre superiori.
Vediamo in questo articolo alcune informazioni utili e consigli per chi è interessato a questo intervento.
Perché le palpebre “cadono”?
Con il tempo, soprattutto in persone predisposte geneticamente, la pelle delle palpebre superiori perde elasticità e non riesce a stare a contatto con gli strati più profondi della palpebra stessa.
Ciò porta ad un eccesso di pelle a livello della palpebra superiore soprattutto nella sua parte laterale.
Fattori che accelerano e peggiorano la pesantezza palpebrale sono rappresentati dal fumo, sole e livelli di zuccheri nel sangue alti (diabete) che possono portare ad un invecchiamento più precoce della cute palpebrale.
Il generale, la pelle in questa regione si rilascia in quanto lo spessore in questa zona è molto limitato ed il tessuto adiposo superficiale è praticamente assente, a differenza della altre regioni del viso.
Cosa causa la pelle in eccesso palpebrale?
I sintomi vanno da problemi estetici lievi come sguardo stanco e poco attraente e accumuli di grasso visibili a vera e propria difficoltà alla visione.
I sintomi visivi sono presenti soprattutto nelle persone anziane che riferiscono difficoltà a leggere o vedere la televisione soprattutto nella parte alta del campo visivo (effetto tendina della palpebra).
Come rimuovere la pelle in eccesso delle palpebre?
L’intervento che si occupa di eliminare l’eccesso di pelle delle palpebre si chiama blefaroplastica.
Questo intervento si può eseguire in anestesia locale con una sedazione leggera e dura circa 1 ora.
Durante questa procedura verrà incisa la cute delle palpebre superiori viene incisa. A quel punto, se presenti, possono essere eliminate le borse adipose palpebrali.